Dopo un periodo di gestazione durato qualche anno - per dare la priorità alle richieste di un’affezionata clientela -, il conduttore di Gallery Motorcycles presenta al Rombo di Tuono il progetto per certi versi più speciale della sua carriera.
Quella di accoppiare vecchio e nuovo è un’idea sviluppata a più riprese da Mirko Perugini, basti pensare a Tazio, cover bike di LowRide 42, con la quale Legend condivide un concetto simile di forcella girder con sospensione pneumatica. È solo una delle parti artigianali dedicate a questa boardtracker retro-futuristica, dotata di cerchi TTS a 80 raggi da 23 pollici di diametro.
Il primo dettaglio a sorprendere gli ammiratori è senza dubbi la meccanica utilizzata da Mirko per motorizzare la sua racer. Si tratta di un venerando Flathead appartenuto a un Model J del 1918 completo di carburatore Schebler di serie. Vista la dimensione delle ruote, per imbrigliarlo a Perugini non resta che affidarsi alla dima di casa e realizzare uno chassis a culla aperta, con brasature lasciate in bella vista, ispirato alle moto da corsa degli anni Venti. Insieme a serbatoio sdoppiato e parafango artigianali viene affidato a Paolo Salvini di Spray Art per il tocco finale a trama metallica con accenti verde militare e filetti oro.
Grazie ai 1.479 punti risultanti dalle votazioni Legend vince la categoria H-D Modified e sale sulla vetta della classifica generale: Rombo di Tuono dichiara Mirko Perugini campione italiano.
Quella di accoppiare vecchio e nuovo è un’idea sviluppata a più riprese da Mirko Perugini, basti pensare a Tazio, cover bike di LowRide 42, con la quale Legend condivide un concetto simile di forcella girder con sospensione pneumatica. È solo una delle parti artigianali dedicate a questa boardtracker retro-futuristica, dotata di cerchi TTS a 80 raggi da 23 pollici di diametro.
Il primo dettaglio a sorprendere gli ammiratori è senza dubbi la meccanica utilizzata da Mirko per motorizzare la sua racer. Si tratta di un venerando Flathead appartenuto a un Model J del 1918 completo di carburatore Schebler di serie. Vista la dimensione delle ruote, per imbrigliarlo a Perugini non resta che affidarsi alla dima di casa e realizzare uno chassis a culla aperta, con brasature lasciate in bella vista, ispirato alle moto da corsa degli anni Venti. Insieme a serbatoio sdoppiato e parafango artigianali viene affidato a Paolo Salvini di Spray Art per il tocco finale a trama metallica con accenti verde militare e filetti oro.
Grazie ai 1.479 punti risultanti dalle votazioni Legend vince la categoria H-D Modified e sale sulla vetta della classifica generale: Rombo di Tuono dichiara Mirko Perugini campione italiano.