La sete di velocità, la sfida al destino e alla morte sono antiche quanto l’uomo. Nelle due ruote e nelle competizioni trovano uno scenario esaltante, drammatico e talvolta tragico: coinvolgono i più coraggiosi, ne celebrano le imprese, ne cantano le vittorie e accettano le sconfitte.
Correndo al limite delle capacità umane e delle potenzialità del mezzo meccanico si affina la ricerca e nascono miti, alcuni dei quali travalicano le epoche e rimangono vivi nell’immaginario collettivo quando il rombo dei motori è ormai un’eco lontana. Questo è il caso di Tazio Nuvolari, nato nella campagna mantovana nel 1892 e destinato a divenire uno dei più grandi piloti di tutti i tempi.
L’ammirazione di piloti, tecnici e appassionati si rinnova generazione dopo generazione tanto che un customizer come il bresciano Mirko Perugini, noto col nome d’arte di Gallery Motorcycles, oggi gli dedica la propria opera più importante: un potente, esile e postmoderno bolide a due ruote.
Correndo al limite delle capacità umane e delle potenzialità del mezzo meccanico si affina la ricerca e nascono miti, alcuni dei quali travalicano le epoche e rimangono vivi nell’immaginario collettivo quando il rombo dei motori è ormai un’eco lontana. Questo è il caso di Tazio Nuvolari, nato nella campagna mantovana nel 1892 e destinato a divenire uno dei più grandi piloti di tutti i tempi.
L’ammirazione di piloti, tecnici e appassionati si rinnova generazione dopo generazione tanto che un customizer come il bresciano Mirko Perugini, noto col nome d’arte di Gallery Motorcycles, oggi gli dedica la propria opera più importante: un potente, esile e postmoderno bolide a due ruote.