Se Mirko di Gallery Motorcycles si presenta a un BikeShow state certi che non passerà inosservato! Non tanto lui, persona sobria e composta che di certo non si mette in mostra inutilmente, ma di sicuro le sue Special. Che si tratti di realizzazioni concettuali ed estreme o “semplici” elaborazioni, le Special firmate Gallery si fregiano sempre di gran raffinatezza, gusto e cura di ogni dettaglio.
Questa volta ci presenta quella che una volta era una Softail Springer del 1995, di cui ora rimane probabilmente solo la forcella e poco altro. Effettivamente sarebbe più facile dirvi che la Special di questo servizio è una moto creata con alcune parti di una Softail Springer, dato che tutto il resto è nuovo di zecca.
Prendiamo il telaio Santee rigido per esempio, reso più “docile” nella guida da una sella tipo Police su molle; oppure le ruote da 16” gemellate invece del 21 all'anteriore, come in origine. Ma con ruote tozze e basse l'effetto bobber è assicurato, ancor di più se i cerchi presentano una striscia di colore bianco (mentre la parte centrale del canale è blu) per simulare gli pneumatici White Wall: un'idea assolutamente di prestigio che, in abbinata ai pneumatici Shinko E270, crea un effetto tanto classico quanto inedito nella realizzazione. I più inesperti poi potrebbero illudersi di trovarsi di fronte a un motore Knucklehead, bicilindrico installato sulle Harley-Davidson dal 1936 al 1947, ma in questo caso siamopiù che altro di fronte a un tributo, una sorta di emulazione. Il 1340 Evolution che originariamente montava sulla Softail Springer del 1995 è stato “nostalgicizzato” con dei coperchi teste in stile Knuckle e con un nuovo carter motore, sul lato destro, che appunto richiama allamente quelli del periodo bellico.
Qualcuno direbbe che è un po' come barare, ma dopotutto il Custom non ha regole e se qualcuno vuole l'affidabilità di un motore“moderno”, con il look vintage di oltre 60 anni fa, chi siamo noi per impedirglielo? Al posto di cromo o metallo lucidato, ci sono svariati dettagli in metallo spazzolato, o a effetto satinato, come il carter primaria, il faro anteriore e il serbatoio dell'olio. Il serbatoio del carburante a doppia pancia è originale H-D, ma è stato personalizzato con i tubicini esterni per il controllo del livello.
In più, tra le due sezioni, fa capolino la minimalista strumentazione Motogadget. Dettaglio di stile, le pedaline del cambio e il pedale del freno posteriore, tutti riportanti “suggerimenti” o frasi ad effetto, come Slower/Faster per il cambio o “Holy Shit” per il freno. Se non sapete cosa significa, vi lasciamo intuire quello che esclamereste durante una frenata d'emergenza.
La verniciatura, a cura di Spray Art, gioca sul bianco e un blu profondo, distribuiti in modo tale da farlo assomigliare vagamente a una livrea corsaiola del passato, comprendendo anche parti come telaio, manubrio e ruote.
Questa volta ci presenta quella che una volta era una Softail Springer del 1995, di cui ora rimane probabilmente solo la forcella e poco altro. Effettivamente sarebbe più facile dirvi che la Special di questo servizio è una moto creata con alcune parti di una Softail Springer, dato che tutto il resto è nuovo di zecca.
Prendiamo il telaio Santee rigido per esempio, reso più “docile” nella guida da una sella tipo Police su molle; oppure le ruote da 16” gemellate invece del 21 all'anteriore, come in origine. Ma con ruote tozze e basse l'effetto bobber è assicurato, ancor di più se i cerchi presentano una striscia di colore bianco (mentre la parte centrale del canale è blu) per simulare gli pneumatici White Wall: un'idea assolutamente di prestigio che, in abbinata ai pneumatici Shinko E270, crea un effetto tanto classico quanto inedito nella realizzazione. I più inesperti poi potrebbero illudersi di trovarsi di fronte a un motore Knucklehead, bicilindrico installato sulle Harley-Davidson dal 1936 al 1947, ma in questo caso siamopiù che altro di fronte a un tributo, una sorta di emulazione. Il 1340 Evolution che originariamente montava sulla Softail Springer del 1995 è stato “nostalgicizzato” con dei coperchi teste in stile Knuckle e con un nuovo carter motore, sul lato destro, che appunto richiama allamente quelli del periodo bellico.
Qualcuno direbbe che è un po' come barare, ma dopotutto il Custom non ha regole e se qualcuno vuole l'affidabilità di un motore“moderno”, con il look vintage di oltre 60 anni fa, chi siamo noi per impedirglielo? Al posto di cromo o metallo lucidato, ci sono svariati dettagli in metallo spazzolato, o a effetto satinato, come il carter primaria, il faro anteriore e il serbatoio dell'olio. Il serbatoio del carburante a doppia pancia è originale H-D, ma è stato personalizzato con i tubicini esterni per il controllo del livello.
In più, tra le due sezioni, fa capolino la minimalista strumentazione Motogadget. Dettaglio di stile, le pedaline del cambio e il pedale del freno posteriore, tutti riportanti “suggerimenti” o frasi ad effetto, come Slower/Faster per il cambio o “Holy Shit” per il freno. Se non sapete cosa significa, vi lasciamo intuire quello che esclamereste durante una frenata d'emergenza.
La verniciatura, a cura di Spray Art, gioca sul bianco e un blu profondo, distribuiti in modo tale da farlo assomigliare vagamente a una livrea corsaiola del passato, comprendendo anche parti come telaio, manubrio e ruote.